Il ruolo
del turismo, dell’accoglienza, e dell’ospitalità diffusa nel processo di
sviluppo del nostro Paese, emerge anche dall’ultimo Rapporto Censis, nel quale
si legge: “si va costruendo uno sviluppo fatto di basi storiche, capacità
inventiva e naturalezza dei processi oggi vincenti. Esempio ne sono i giovani
che vanno a lavorare all'estero o tentano la strada delle start up, le famiglie
che accrescono il proprio patrimonio e lo mettono a reddito (con l'enorme
incremento, per esempio, dei bed & breakfast), le imprese che investono in
innovazione continuata e green economy, i
territori che diventano hub di relazionalità (la Milano dell'Expo come le
città e i borghi turistici)". A
ciò si accompagna anche "un'evoluzione
più strutturata, con il nuovo made in Italy che si va formando nell'intreccio
tra successo gastronomico e filiera agroalimentare, nell'integrazione crescente
tra agricoltura e turismo". (…)
Il
mattone ha ricominciato ad attrarre risorse. Lo segnala il boom delle richieste
di mutui (+94,3% nel periodo gennaio-ottobre 2015 rispetto allo stesso periodo
del 2014) e l'andamento delle transazioni immobiliari (+6,6% di compravendite
di abitazioni nel secondo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente). Si diffonde la
propensione a mettere a reddito il patrimonio immobiliare: 560.000 italiani
dichiarano di aver gestito una struttura ricettiva per turisti, come case
vacanza o bed & breakfast, generando un fatturato stimabile in circa 6
miliardi di euro, in gran parte sommerso.
Il
rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese registra un costante
incremento dei flussi anche negli anni della crisi. Dal 2000 il numero
complessivo di arrivi nel territorio italiano è aumentato del 33,3%
raggiungendo nel 2014 la cifra record di 106,7 milioni. L'incremento maggiore
riguarda gli arrivi di stranieri: sono stati 51,7 milioni nell'ultimo anno
(+47,2% tra il 2000 e il 2014) e pesano ormai per il 48,4% del totale. Ma anche
i turisti italiani sono aumentati del 22,4% nel periodo: sono stati 55 milioni
nell'ultimo anno. La platea degli estimatori del nostro Paese è sempre più
globalizzata. Dal 2010 a oggi sono i
cinesi (+137,9%), i coreani (+70,8%), i russi (+56,6%) e i brasiliani (+31,4%)
gli stranieri per i quali si registrano le più forti variazioni positive.
http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201512041012262720&chkAgenzie=ITALIAOGGI&titolo=Censis:%20ripartono%20i%20consumi,%20ma%205%20milioni%20di%20famiglie%20in%20difficoltà
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