Tesi di Laurea di Roberta Panella
Il territorio italiano, tra le
sue specialità, ha quella di possedere numerosi piccoli borghi: molti di loro da anni stanno subendo il
problema dello spopolamento perché non adeguatamente valorizzati per una
molteplicità di cause, come la debolezza del settore turistico, le carenze
infrastrutturali, la scarsa gestione del patrimonio locale, che hanno
comportato la perdita di risorse importanti sia dal punto di vista culturale
che turistico.
Si tratta di piccoli paesi che
rappresentano la memoria storica dell’Italia dove, a differenza delle grande
città, dominano ancora attività tradizionali che si svolgono all’interno dei
borghi, come agricoltura, pesca e artigianato.
Nel 2012 si è svolta in
molti borghi d’Italia la nona edizione di “ Voler Bene all’Italia”,
un’iniziativa nata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che
ha voluto prima di tutto valorizzare le numerose eccellenze del nostro
territorio e di conseguenza celebrare i piccoli tesori nascosti, poco
conosciuti, che comprendono le realtà locali, i prodotti tipici, il paesaggio,
il patrimonio artistico- culturale delle tradizioni, i sapori e i mestieri
tramandati di generazione in generazione.
Tale campagna nasce per tutelare l’ambiente e la qualità della
vita dei cittadini che vivono in queste piccole realtà, valorizzando il
patrimonio d’arte e le tradizioni: a tal proposito l’ex Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha rammentato che “ questi borghi rappresentano un presidio di civiltà,
concorrono a formare un argine contro il degrado idrogeologico e spesso
posseggono impianti urbani medievali, antichi, di grande valore. Riconquistiamo
questi luoghi”.
Personalmente riteniamo che la crescente attenzione verso tale fenomeno
sia attribuibile da un lato ad un’offerta turistica dei borghi e dall’altro ad
una dinamicità di domanda in evoluzione: vi è infatti una fascia di turisti
interessati a scoprire questi luoghi, arricchire il proprio bagaglio culturale,
lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera, dai paesaggi, dalle varie tradizioni e
partecipare a riti religiosi o feste locali.
Nella prima parte della tesi si cercherà di mettere in evidenzia un
tentativo ricostruttivo del concetto di borgo da un punto di vista giuridico-
istituzionale.
Va subito sottolineato che data la scarsa disposizione di materiale,
attraverso un’attenta ricerca è stato possibile constatare la mancanza di una
disciplina giuridica di riferimento che a differenza del concetto di centro
storico si dispone di una ricca dottrina; durante il corso dell’analisi è stato
possibile individuare dei primi tentativi sulla definizione di borgo grazie
alla l.r. Abruzzo n. 3 del 2004 che ha portato a identificare una prima ipotesi
ricostruttiva del fenomeno in considerazione.
Si tratta di un piccolo passo in avanti che ha avuto un primo riscontro
nel tentativo di porre in evidenzia temi fondamentali, che possono evolversi in
un intervento legislativo più compiuto.
L’idea di questa tesi è nata dall’esigenza
di fornire e cercare di comprendere sia il concetto giuridico di borgo,
diversificandolo dal centro storico, sia di indicare i diversi approcci, le
diverse modalità operative per valorizzare le tipicità, le esigenze del borgo e
le varie opportunità per incrementare lo sviluppo turistico.
Un ulteriore tentativo di dimostrazione che andrà a sostegno al
concetto di borgo attraverso le varie iniziative istituzionali, riguarderà lo
studio di un piccolo paese caratteristico collocato alle pendici del Gran Sasso
d’Italia, in Abruzzo : Santo Stefano di Sessanio. Si tratta di uno dei venti
borghi d’Abruzzo più caratteristici, che rappresenta uno dei luoghi da visitare
per il suo grande fascino.
La voglia e l’interesse di trattare proprio di questo borgo deriva
dalla prima volta che lo visitai: mi innamorai subito di questo posto
incantato, dominato dal silenzio e da scorci, ricco di particolarità, in cui
sembrava di tornare indietro nel tempo; desidero al tempo stesso promuovere e
far conoscere la mia regione.
Si tratta di un borgo situato a pochi chilometri dal capoluogo
aquilano, ricco di storia, di pastorizia e cultura rurale, che ha recentemente
conosciuto emigrazione e spopolamento: per queste ragioni il paese ha voluto puntare sul turismo
per rilanciare l’economia.
A seguito di una presentazione con riferimento al contesto geografico e
alla sua storicità, l’attenzione si concentrerà sui vari interventi adottati
dalla Regione Abruzzo attraverso efficaci azioni pubbliche e private per la
valorizzazione e il miglioramento dei servizi e dell’offerta turistica.
Nel descrivere le varie iniziative adottate non si è potuto far a meno
di esaminare il grave sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito la Regione Abruzzo
ed in particolare questo borgo.
Infine, verranno descritti i possibili percorsi di sviluppo, le
possibilità di intervento a livello regionale e comunale volte alla
valorizzazione di eventi che metteranno in evidenzia le tipicità del luogo e
l’incremento del turismo nelle zone interne.
Nonostante la rinascita del piccolo paese grazie ad un giovane
imprenditore svedese che ha acquistato una parte del borgo per la realizzazione
di un “albergo diffuso” sviluppando tutte le attività della zona, è compito
soprattutto delle autorità politiche sviluppare determinate funzioni e pubblici
poteri nell’interesse dell’intera società.
Il fine principale degli enti locali è quello di disporre di servizi
pubblici che abbiano per oggetto la produzioni di attività rivolte alla
realizzazione di fini sociali e alla promozione dello sviluppo sia economico
sia civile della comunità locale ( art. 112 del d.lgs. 276/2000); ma allo stesso tempo l’onere di
tutelare gli interessi generali della pubblica amministrazione rispetto a
quelli privati è quello di assicurare un quadro di riferimento che porti a
garantire la tutela di beni culturali e ambientali, la valorizzazione del
territorio, la promozione di politiche di sviluppo e i valori ambientali,
culturali, paesaggistici, sociali ed economici e promuovere la riqualificazione
dei territori danneggiati.
Sarà interessante affrontare il tema relativo al concetto di borgo
associato al caso pratico, perché entrambi hanno ancora da raccontare e spero
che tale argomento possa essere preso in considerazione per poter evidenziare
ed investire molto di più sull’oggetto di studio.
Essi rappresentano un tema di grande attualità, spesso tralasciato da
molti: si tratta di un tema interessante che meriterebbe oggetto di ulteriori
ricerche.
CONCLUSIONI
Il percorso
svolto durante la trattazione dei vari argomenti analizzati ha portato a un
primo tentativo di definire il concetto
di borgo dal punto di vista giuridico.
Nel primo
capitolo della tesi, nonostante le varie difficoltà incontrate soprattutto
nella limitata dottrina sui borghi, si è cercato di mettere in luce sia la
mancanza di aspetti giuridici che meriterebbero di ulteriori approfondimenti
sia di trovare degli elementi di differenziazione che, attraverso una robusta
dottrina sui centri storici hanno portato ad una prima ricostruzione del concetto
posto in esame.
A seguito
dell’analisi è stato possibile osservare attraverso lo studio della legge
regionale Abruzzo n.3/2004 una prima definizione di borgo che si differenzi dal
centro storico; questa legge evidenzia dei primi passi verso la nascita di una
nuova idea secondo la quale il borgo oltre ad avere elementi storici conformi
al centro storico possiede un insieme armonico di elementi al fine di
potenziare un’offerta turistica del luogo con un patrimonio ricco di tradizioni
e prodotti locali.
Si tratta di
elementi come chiese, conventi, castelli, ma anche ricchezze culturali,
paesaggistiche ed enogastronomiche disseminate nei borghi che meriterebbero
provvedimenti orientati allo sviluppo locale e alla valorizzazione del
territorio.
Facendo uso dei
risultati ottenuti, nella seconda parte della tesi si è studiato il caso
concreto, di Santo Stefano di Sessanio, dove si è cercato di mettere in
evidenzia i principali aspetti del concetto di borgo.
Lo studio ha
messo in luce una serie di iniziative che vedono coinvolti amministrazione e
cittadini finalizzate a sviluppare la sostenibilità del proprio territorio, il
reale valore e gli eventuali vantaggi che il borgo è in grado di offrire:
queste costituiscono la base di un percorso mirato a far rivivere il territorio
proponendo un’offerta diversificata di azioni e di servizi capaci di attirare
visitatori, valorizzando ulteriormente l’attrattività del luogo.
Successivamente,
è stato reso chiaro grazie alla descrizione dei vari eventi culturali e non, che
il concetto di borgo è diverso dal concetto di centro storico. Tale
ragionamento emerge dal fatto che, nonostante il borgo può avere o non una
vestigia del passato, come parti del territorio dotati di valore storico-
culturale e architettonico, è dotato tuttavia di attività artigianali,
turistiche e di servizio orientate verso una cultura contemporanea che lo
contraddistinguono dal centro storico.
Da queste
considerazioni, l’obiettivo è suggerire delle proposte adeguate che consentano,
in particolar modo al Comune di Santo Stefano di Sessanio, di indirizzare linea
di azione per lo sviluppo ed individuare progetti volti a valorizzare la
propria identità ed il suo straordinario patrimonio storico, culturale,
naturale ed enogastronomico.
Pensare in
termini di sviluppo locale potrebbe essere un buon punto di partenza: infatti,
sarà compito delle amministrazioni locali mantenere in vita e proteggere il
borgo e la natura che lo circonda dai rischi e soprattutto dalle difficoltà
legate ad una carenza di servizi che porta gli abitanti a trasferirsi nelle
aree urbane più industrializzate, causando spopolamento, povertà, degrado e
abbandono del territorio, nonché trascuratezza nel gestire i siti turistici ed
assenza di un sistema di accoglienza e di informazione territoriale.
L’auspicio è
quello di puntare sull’autenticità, investire sul patrimonio culturale -
naturale e creare delle comunità sostenibili che siano in grado di sviluppare
una strategia per i piccoli comuni capaci di valorizzare le tipicità, come
visite guidate nei siti culturali, escursioni, scoperta delle tradizioni, degli
antichi mestieri e ospitalità dei cittadini, l’immagine al fine di rinnovare la
percezione e la gestione dell’ambiente e delle risorse
Nonostante la
Regione Abruzzo abbia trascorso momenti duri legati al problema del sisma, il
desiderio è che il borgo di
Santo Stefano di Sessanio diventi il luogo dove sperimentare innovazione e
modernità sfruttando tutte le risorse che possiede e soprattutto far diventare questo piccolo paese un luogo d’innovazione
per sviluppare maggiormente l’artigianato tradizionale locale e i mestieri
tipici; un luogo d’innovazione nel fare turismo grazie al suo patrimonio
storico, religioso, culturale; un luogo d’innovazione nel valorizzare
l’ambiente; un luogo d’innovazione nel creare eventi ricreativi- culturali
volti ad integrare esigenze turistiche.
UNIVERSITÁ
DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA
Facoltà di economia e statistica
Corso di laurea magistrale in
Economia del turismo
La
nozione giuridica di “ Borgo”.
Il
caso di Santo Stefano di Sessanio.
Tesi di Laurea di:
ROBERTA PANELLA
Anno Accademico 2012-2013